L’acqua è il filo invisibile che tiene insieme tutto: acqua che scorre nei ruscelli, che cade sotto le fontane in pietra seicentesche, che ristagna negli antichi lavatoi, in piccoli bacini scolpiti nella pietra, testimonianza del tempo quando le donne lavavano e chiacchieravano all’aperto. Ogni presepe giace come sospeso sull’acqua, oppure accanto a essa: l’effetto è quasi ipnotico. Al tramonto, quando le luci si accendono, e le stelle cominciano a specchiarsi nei rivoli d’acqua fredda di montagna, la scena diventa incantata. Il bagliore tenue delle installazioni illumina le pietre antiche, le corti, le stradine e riflette sull’acqua, creando giochi di ombre e di riflessi che sembrano danzare. Alla sera, il calore della luce artificiale — piccole lampade, candele, lucine — trasforma ogni presepe in un piccolo teatro: la Natività risplende, avvolta nel silenzio, rotto soltanto da un fruscio d’acqua, dal crepitio di un fuoco lontano, dal profumo del legno bruciato e del vin brulé. Visitare i Presepi sull’Acqua significa mettersi in ascolto: non solo guardare, ma sentire. Sentire il respiro dell’acqua, la memoria della pietra, la creatività delle mani che hanno costruito quegli angoli di bellezza. Significa camminare lento, osservare, fermarsi, lasciarsi sorprendere da un dettaglio improvviso: una statuina nascosta dietro un lavatoio, un fascio di luce che illumina una fontana, il mormorio dell’acqua che tuo malgrado richiama il canto di un’epifania.
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Fermate bus garantite con minimo 4 pax: FIDENZA Unieuro; FIORENZUOLA Bar Romano; CASTELVETRO Cap 29010; MONTICELLI D’ONGINA Scuole; CAORSO Caffè Blanco (si raccomanda di non posteggiare l’auto nel loro parcheggio privato).
Fermate bus su richiesta con un minimo di 5 partecipanti: PIACENZA Decathlon